Gerini e Leo su Liliana Cavani: «Lei sa raccontare la parte selvaggia», «L’urgenza del tempo ti rivela chi sei»
Claudia Gerini, romana, 52 anni e Edoardo Leo, romano, 51 anni, stringono in un abbraccio Liliana Cavani (90) che li ha diretti ne L’ordine del tempo, ultimo film della regista emiliana, fuori concorso alla Mostra di Venezia
Ammirazione. Orgoglio. Sono parole che pronunciano tutti e due. Perché quei sentimenti li accomunano. Buoni amici, entrambi romani, quasi coetanei, in quella stagione della vita che sta subito dopo la boa dei 50 anni – 52 lei, uno di meno lui – Claudia Gerini e Edoardo Leo ti danno la sensazione di aver toccato il cielo con un dito ad essere entrati nel cast del film di Liliana Cavani, L’ordine del tempo, tratto dal saggio del fisico Carlo Rovelli. La venerazione per «Liliana» che traspare da ogni loro parola è sincera e incontenibile.
CLAUDIA GERINI: «LE COPPIE DELLA NOSTRA STORIA VIVONO IN UNA SPECIE DI ARCA DI NOÈ… E PENSANO A COSA DOVREBBERO FARE SE LA NOTTE CHE STA ARRIVANDO FOSSE L’ULTIMA LORO NOTTE DI VITA»
Claudia Gerini, prossima al traguardo dei 100 titoli tra film e serie tv, sprizza entusiasmo che pare una ragazzina di fronte a «Liliana»: «Per me è stata una vincita al lotto, una grandissima opportunità, un regalo enorme per la mia carriera: lavorare con una sorta di icona, una maestra che ha fatto la storia del cinema italiano. Non è solo una regista…», dice sicura. Quasi a voler rimarcare l’enorme differenza da chi, come lei, si è appena misurata con la regia, debuttando nel 2022 con Tapirulàn. Infatti la riflessione successiva è più articolata, non da ragazzina entusiasta ma da donna che ha provato a raccontare con la macchina da presa: «I suoi film sono sempre così avanti, visionari, forti, speciali. Ha sempre contribuito a raccontare gli aspetti dell’animo umano più selvaggi, più veri».
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EDOARDO LEO: «SICURAMENTE IL FILM E IL LIBRO RUOTANO ATTORNO ALLA PERCEZIONE CHE NOI ABBIAMO DEL NOSTRO TEMPO, DICENDOCI CHE INEVITABILMENTE È LEGATO AL NOSTRO STATO D’ANIMO»
Ma ecco che arriva Edoardo Leo e su «Liliana» idealmente la “stoppa”: «Molti parlano della decana delle registe ma quando mi chiedono quanti anni ha Liliana io rispondo sempre che non è né giovane né vecchia, né matura né ragazzina: lei è senza età. E sono orgoglioso e onorato di accompagnarla con Claudia e Alessandro (Gassmann, anche lui nel cast; ndr) a Venezia a ritirare questo Leone». Ma c’è di più: «Questa donna senza età ha fatto un film senza tempo, un’opera molto difficile da incasellare in un genere e nel panorama del cinema italiano». Già il tempo. Nell’opera «senza tempo» si sostiene, con il saggio di Rovelli, che il tempo non esiste. Proprio così? «Io non ho la competenza scientifica né per confutare né per confermare cose di tipo accademico», mette le mani avanti Leo, «ma sicuramente il film e il libro ruotano attorno alla percezione che noi abbiamo del nostro tempo, dicendoci che intevitabilmente è legato al nostro stato d’animo».
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