Liliana Cavani compie 90 anni: “Il cinema deve correre rischi”
Non una celebrazione ma “un’assemblea studentesca”: è l’incontro organizzato da Vittorio Sgarbi, nella Sala della Crociera del ministero della Cultura, per festeggiare la regista di film che hanno fatto la storia, da ‘Francesco’ a ‘Il portiere di notte’
“Il cinema ha bisogno di difficoltà, di una certa dose di rischio. Al tempo stesso chi fa cinema deve credere che certe cose si possono fare e non deve avere paura di farle. Il cinema è passione. Per questo sono grata di questa manifestazione gentile, generosa, benevola. Non so neanche se me la sono meritata”, dice Liliana Cavani, una “ragazza di 90 anni” di cui si è festeggiato il compleanno con piccolo anticipo (li compirà il 12 gennaio) nella magnifica Sala della Crociera del ministero della Cultura, in mezzo a libri antichi che raccontano la storia dell’Italia e del mondo e quindi luogo migliore non potrebbe esserci.
Presenti registi con cui le strade si sono incrociate come Marco Bellocchio, Pupi Avati, Paolo Virzì ma anche la scrittrice Barbara Alberti che collaborò al soggetto de Il portiere di notte (con Amedeo Pagani, Italo Moscati e la stessa Cavani). E poi, ognuno con la sua testimonianza: Fausto Bertinotti, Luciano Violante, Walter Veltroni, Gianni Letta.
Per finire con una notizia in diretta: l’annuncio fatto dal direttore del teatro Quirino, l’attore, produttore e regista napoletano Geppy Gleijeses del ritorno alla regia teatrale di Liliana Cavani con una coproduzione con il teatro La Pergola di Firenze per Sei personaggi in cerca di autore.
Ancora, tra i presenti: Paolo Sorrentino, Michele Placido, Giovanna Ralli (citata e chiamata a raccontare un pezzo di storia), Susanna Nicchiarelli, Cristina Comencini, il produttore Pietro Valsecchi, Paola Malanga direttrice della Festa di Roma e la direttrice del Centro sperimentale di cinematografia Marta Donzelli.
Vittorio Sgarbi ha telefonato nella notte del giorno prima agli invitati, all’ultimo momento dunque e proprio quello che la logica comune vorrebbe stigmatizzare come “mancanza di organizzazione” è invece la cifra del successo di questo incontro che si svolge in maniera informale, senza neanche un microfono e senza che nessuno abbia potuto prepararsi un discorso, tanto che al termine il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ringrazierà Sgarbi per avere ricreato “un’atmosfera di assemblea studentesca”.